21 marzo 2010

COSA FARE: LA PRIMA VISITA...



Dovrebbe essere buona abitudine sottoporsi a visite ginecologiche di controllo, quindi la prima cosa da fare è prendere appuntamento con il proprio ginecologo di fiducia per informarlo sul vostro attuale stato di gravidanza. Attraverso questa prima visita dapprima colloquiale e successivamente, a discrezione del medico, esterna potrà confermare lo stato della gravidanza poichè sentirà il collo dell'utero ispessito, la sua corretta chiusura e contemporaneamente a questa manovra palperà la zona pubica per sentirne il fondo.
Generalmente alla prima visita, anche il seno viene sottoposto a visita per appurare i primi cambiamenti.
Noterai che userà termini medici che per te saranno fondamentali per tutta la gravidanza:

  • SETTIMANE DI GESTAZIONE/ETA' CONCEZIONALE: reale sviluppo dell'embrione o del feto, che viene calcolata con più precisione durante la prima ecografia.
  • SETTIMANE GINECOLOGICHE/ETA' GESTAZIONALE: dall'ultima mestruazione (U.M.)
  • D.P.P. : data presunta del parto, partendo dall' U.M. il medico calcola il giorno del parto. Più una settimana che è quella iniziale perchè suppone che il concepimento sia avvenuto almeno una settimana dopo l' ultima mestruazione.
  • COLLO DELL'UTERO: parte più esterna dell'utero, che viene vista attraverso lo speculo o palpata con le dita durante la visita ginecologica. Durante il travaglio, invece, l'ostetrica vi dirà di quanti centimetri si è dilatato il collo dell'utero per permettere la fuoriuscita del bambino.

  • FONDO DELL'UTERO: parte dell'utero che si innalza man mano che la gravidanza procede.



Mentre tu devi ancora abituarti, appurare e concretizzare l'attuale realtà, il ginecologo ti parla già di data presunta del parto, concetto ancora lontano da te.
Tieni conto che la gravidanza dura 280 giorni, ovvero 40 settimane a partire dal primo giorno dell' ultima mestruazione.
Questo metodo è affidabile se la donna è certa della data e se la durata del flusso mestruale è stato normale in base alle proprie caratteristiche abituali .
Quando invece non è possibile basarsi sulla data delle ultime mestruazioni, si ricorre necessariamente ad esami strumentali, quali l' ecografia, stabilendo con precisione l' età gestazionale.

Ma nonostante questo, servirà al medico per pianificare gli interventi successivi.

Durante la prima visita ti prescriverà le analisi del sangue e delle urine e, in base alle informazioni che gli fornirai, farà la tua anamnesi famigliare che gli permetterà di valutare la soglia di rischio.

Registrerà il peso e misurerà la P.A. ( pressione arteriosa) parametri che verranno riportati nella vostra cartella di volta in volta, ti consiglierà di fare una dieta equilibrata e più varia possibile, evitando insaccati e cibi grassi, ti dirà di bere molto, camminare almeno mezz'ora al giorno e ti prescriverà l'acido folico se già non lo assumi, guarderà mani e piedi per evidenziare se hai presenza di gonfiore.

O quantomeno è ciò che i ginecologi raccomandano.

Sarà una tua scelta recarti da un ginecologo privato, il quale ti sottoporrà ad ecografia e visita ogni mese, durante tutto il periodo gestazionale, inoltre avrai sicuramente la possibilità di contattarlo telefonicamente ogni qual volta sarà necessario.
In genere, anche se la struttura non è quella dove svolge la sua attività, è possibile che ti segua durante il parto.
Diversamente se vieni seguita al consultorio territoriale, avrai diritto alle tre visite ginecologiche, alla lettura delle analisi e ai monitoraggi. Il contatto telefonico è limitato all'orario di apertura, almeno che non sia il medico a darti il proprio numero.
Per quanto riguarda le ecografie in genere i consultori non sono muniti di ambulatori ecografici, per cui dovrai rivolgerti o alla Asl di appartenenza prenotando con la dovuta prescrizione o privatamente.
Mentre per i monitoraggi, potrai effettuarle presso gli ambulatori del consultorio.